Recensioni dischi - Barrock - La Strega

 Brani:
1-Nell'antro della strega 2-La mutazione 3-Super Flumina 4-Il giullare 5-Solo con le ali 6-La preda 7-In sogno 8-Romanza 9-Orient Express
Formazione:
Maurizio Poles: batteria Giampaolo Poles: batteria Valter Poles: tastiere e chitarra Mauro Martin: tastiere (2) Paola Polese: voce (2, 9) Rossano Palù: chitarra (5) Ermanno Giacomel: flauto (8) Giuseppe Vendramin: tastiere (9)
Anno: 1999, Mellow Records - Durata: 37:09

Dopo essersi fatti notare nella prima metà degli anni '90 con i due apprezzati album "L'alchimista" e "Oxian", i Barrock fanno un po' un sunto della loro attività con "La strega". Questo lavoro contiene infatti nove composizioni che mettono in luce le caratteristiche e le qualità della band: tutto ruota attorno alle tastiere della mente principale del gruppo Valter Poles, musicista di talento capace di affascinare sia con passaggi di grande atmosfera che con rimandi classicheggianti o cavalcate à la Emerson. La musica di "La strega" (come il nome del gruppo lascia anche intuire) è basata infatti su un rock sinfonico e romantico di grande eleganza ed è per lo più strumentale, visto che solo di rado possiamo ascoltare un cantato femminile, tra l'altro in "vocalese". Anche se in linea generale si può dire che l'orientamento è meno "barocco" rispetto ai primi due album, questo disco offre non pochi spunti di rilievo, a partire dagli splendidi 10 minuti de "La mutazione", lampante esempio di come anche oggigiorno si possa creare del rock sinfonico notevolmente attraente, grazie a delicate linee melodiche e a solos molto intensi. In alcuni brani forse si eccede con l'elettronica (soprattutto quando non c'è una batteria vera) ed il cd ha una durata contenuta, ma sono certo che "La strega" ha tutte le carte in regola per essere apprezzato da chi ama ascoltare un prog tastieristico e con non pochi legami con la musica classica.

Giuseppe Di Spirito
Luglio 2003

Zao - 7=ZL

Brani:

1-Marochsek, 2-Ataturc, 3-Ronach, 4-Atart, 5-La soupe, 6-Satanyia,

Formazione:

Mauricia Platon: vocals Francois "Faton" Cahen: electric & acoustic piano Yochk'o Seffer: sax, bass clarinet Joel "Dud" Dugrenot: bass Jean-Yves Rigaud: electric violin Jean-My Truong: drums

Prodotto da: F. Grosse, B. Gueffier, A.Juliac, A. Robert per Musea.
Anno: 1973, Vertigo (ristampa Musea, 1993), Durata: 36:01

Datato 1973, il primo album degli Zao è uno dei migliori esperimenti a cavallo tra jazz-rock e zeuhl mai ascoltato. Provenienti dai Magma, il pianista Francois Cahen ed il fiatista Yochk'o Seffer si contornarono di altri musicisti di grande qualità per questo scoppiettante progetto. Le ritmiche dettate dal bassista Joel Dugrenot e dal batterista Jean-My Truong sono sufficientemente potenti, i vocalizzi della cantante Mauricia Platon sono il maggior punto di contatto con lo zeuhl, mentre Cahen e Seffer, ben coadiuvati dal violinista Jean-Yves Rigaud si lanciano nell'edificazione di un jazz-rock molto personale, scambiandosi continuamente i ruoli ed esibendosi in momenti solistici da brivido.

Elegant Simplicity - Architect of light

 Brani:

1-Time to breathe 2-Stars on the water 3-A crack in the ice 4-Architect of light 5-Capillary attraction

Formazione:

Steven McCabe: electric and acoustic guitars, bass guitar, mellotron, organ, synths, piano, flute, electric mandolin Christopher Knight: drums, tambourine Ken Senior: voalcs on 2, 3, 4 The 'Ladies': backing vocals on 2 Joseph Dawson: violin solo on 3 Emily Jackson: contra-bassoon on 5

Prodotto da: Steven McCabe.
Anno: 2002, Proximity Records - Durata: 70.01

La musica contenuta negli album degli Elegant Simplicity presta fede in maniera molto netta al nome di questo progetto, dietro cui si cela il polistrumentista britannico Steven McCabe. Ecco, quindi, che le composizioni scorrono elegantemente, in maniera molto fluida, senza asprezze ed evitando percorsi macchinosi e contorti.

Uppsala - Uppsala

Brani:

1-Algarade 2-Coste and Jukka 3-Les nouvelles 4-Boucle aux oiseaux d'en face 5-Coup de folie 6-Etude n° 1 7-Uppsala 8-Antrada* 9-Chant de nuit* 10-Entrechocs* (*live)

Formazione:

Philippe Cauvin: electric 6.12. and classic guitars, vocals Didier Lamarque: drums and percussion Dany Marcombe: bass guitar Freddy Buzon: trumpet, synth

Anno: 1983/Uppsala - 2001/Musea - Durata: 57:30

Gruppo a cavallo tra il jazz-rock e lo zeuhl, autore di un unico omonimo album nel 1983. La recente ristampa Musea ci permette di riscoprire un trio (chitarra-basso-batteria) francese molto abile tecnicamente, con i musicisti pronti a sfoggiare le loro qualità in belle composizioni, interessanti e sufficientemente articolate.

Cast - Laguna de Volcanes

 Brani:

Disco 1
1-Iniciacion 2-La casa de los espejos 3-Entre el bosque del tiempo 4-Cosas simplex 5-Signos reveladores de amor 6-F.B. 7-Signos infinitos 8-Uno mas a la meta 9-Realidad o misantropia?
Disco 2
1-Ecos 2-Universo en movimiento 3-Boton de primavera 4-Suenos estaticos 5-Diazepan 50 mg 6-Solo una forma mas 7-Alter ego (En manos de los bandidos de cuello blanco) 8-Solo quiero estar 9-Juegos de poder 10-La espera 11-El fin

Formazione:

Alfonso Vidales: teclados Rodolfo Gonzalez: bajo Antonio Bringas: bateria Francisco Hernandez: voz, guitarra eléctrica y acustica Dino Brassea: voz, flauta, guitarra acustica Ivan Rosales partecipa en la guitarra de Solo quiero estar Omar Pinera partecipa en la voz de Diazepan 50 mg y El fin Eduardo Ortiz partecipa en la guitarra de El fin

Anno: 2001, Rock Revelation - Durata: 73:48 + 73:56

L'album con il quale la label italiana Rock Revelation fa il suo debutto nel mondo dell'attività discografica è un'antologia dei Cast, uno dei gruppi più prolifici del recente panorama progressive.

Cartoon - Martelo

 Brani:

1-Abertura 2-Duend's 3-Tenho todos os galhos da minha arvore voltados para o sol 4-Estagnacao 5-O amor 6-A verdade sobre os incas 7-Abre seu olho, irmao 8-Lagrimas de vidro 9-Tempo 10-First lake conclusion 11-Fechadura.

Formazione:

Boxexa: teclados, castanhola e voz Khadhu: baixo, violao, gaita, esraj, sitar e voz Vlad: guitarras, violao, baixo e voz Bhydhu: bateria e percussao

Prodotto da: Cartoon
Anno: 1999, Autoproduzione - Durata: 65:41

"Martelo" è lo spumeggiante esordio dei Cartoon, quartetto brasiliano di belle speranze. Boxexa, Khadhu, Vlad e Bhydhu realizzano un album di buona qualità, unendo rock sinfonico, sensazioni latine, una piccola dose di jazz-rock, un pizzico di follia a e tanta ironia, che hanno come comune denominatore la grande creatività dei musicisti.

Ozric Tentacles - Live at the Pongmasters Ball

 Brani:

Disk 1 Oddentity, Erpland, Dakum, Myriagood, It's a hup ho world, Pixel dream, The Domes of G'bal, Pyramidion.

Disk 2 Saucers, Dissolution, Sploosh, Ta khut, Kick muck, The throbble.

Formazione:

Ed Wynne / guitar, keyboards John Egan / flute, vocals Zia Geelani / bass Seaweed / keyboards Schoo / drums, percussion

Anno: 2002, Snapper Music

E' ormai dalla prima metà degli anni '80 che gli Ozric Tentacles sono attivi. In questo lasso di tempo, quest'ensemble inglese dal nucleo continuamente variabile ha potuto raggiungere una discografia abbastanza consistente, formata da album molto simili l'un l'altro, ma molto apprezzati dallo zoccolo duro di fans che si è creato.

Doracor - Transizione

 Brani:
1-Cavaliere del destino 2-Luce ed ombra 3-Transizione
Formazione:

Corrado Sardella: tastiere, synth, batteria e basso Milton Damia: chitarra elettrica, voce e cori Massimo Farina: voce e cori Pierfrancesco Drago: flauto traverso Riccardo Mastantuono: violino elettrico e chitarra acustica Marco Fedele: chitarra acustica Luisa Ladu: voce Nico Di Già: cori e chitarra elettrica.

Anno: 2001, Mellow Records

Transizione, quarto album per Doracor, alias Corrado Sardella, tastierista romano di buone capacità, è una vera manna dal cielo per qualsiasi amante del rock sinfonico.

Premiata Forneria Marconi, Buccino (SA), 07/07/2003

Come ha detto Franz Di Cioccio durante il concerto, la PFM continua, da oltre un anno, a festeggiare i trent’anni di carriera. E lo fa nel migliore dei modi, visto lo spettacolo a cui ho avuto la fortuna ed il piacere di assistere…

White Willow

Le origini dei White Willow possono essere fatte risalire all'inizio degli anni '90, con l'attività del gruppo The Orchid Garden, che suonava una sorta di folk psichedelico. Nel 1993 i musicisti coinvolti in questo progetto e che rispondono ai nomi di Jacob Holm Lupo (chitarra e voce) Jan Tariq Rahman (tastiere), Audun Kjus (flauto), Sara Trondal (voce), Peter Albers (basso) e Henning Eidem (batteria) modificano la sigla in White Willow e cambiano anche direzione musicale, spostandosi su un progressive venato di folk nordico. La line-up, tuttavia, non è per nulla stabile, anche se un po' tutti partecipano alle registrazioni del primo album, in cui si segnala anche la presenza di Eldrid Johansen alla voce, Alexander Engebresten e Eivind Opsvik al basso, Carl Michael Eide e Steinar Haugerud alla batteria, Tov Ramstad al violoncello, Susanna Calvert e Erlend M. Saeverud alla chitarra acustica, Tirill Mohn al violino ed alcuni cantanti al coro.