Solstice - Silent dance

 

I Solstice realizzarono "Silent Dance" nel 1984, con chiari connotati folk progressive e con qualche puntatina al jazz che mostrano evidenti riferimenti ai Renaissance e agli Yes.
L'album si apre con "Peace" in cui troviamo Sandy Leigh, dalla voce assai simile a quella di Annie Haslam, con eccellenti passaggi di chitarra e violino molto melodici (penso che questo lavoro non sia estraneo a Marcus Viana dei Sagrado).
Si prosegue con "Earthsong", dove davvero bello è il suono di chitarra e tastiere che creano un'atmosfera suggestiva (à la Yes).

Tony Banks

L'UOMO

"Ho sempre pensato che ci potessero essere due approcci alla musica: attraverso la matematica ed attraverso l'istinto". Mi piace partire da questa frase, carpita dalla bibbia di Armando Gallo ("I Know What I Like"), per iniziare un excursus su una personalità difficile del mondo del rock. Difficile non per il carattere spregiudicato, per l'insolenza, per il protagonismo, l'anticonformismo. Difficile proprio perché contraria a tutto questo e, dunque, maledettamente complicata da etichettare.

Yolk - Yolk97

     Brani:
1. Octopus; 2. Dr.Doolittle; 3. Hans guck in die luft; 4. Hanswurst; 5. Captain Carlos Kommandiert; 6. Billiger Jakob;
7. Twa corbies; 8. Smile; 9. Zeppelphilipp; 10. Suppenkasper; 11. Miesepeter; 12. Wo bartli den most holt; 13. Bach trotsz; 14. Old Octopus.
Formazione:

voce, batteria, violino e tastiere:Rèmy Strauli; chitarre: Willi Riechsteiner; basso: Beat Burkard; clarinetto:Lars Bjork;
sax: Stefan Hugi; tromba:Danu Erismann.

Prodotto da: Yolk - Anno: 1997, Xopf Records  - Durata: 60:08

Tra i numerosi credits citati nelle note di copertina di questo Cd si annoverano, fra gli altri, King Crimson, Cream, Bach, Schonberg, Magellan, Zappa ed i Primus!

Dream Theater - Metropolis part 2


Metropolis pt. 2
Scene da una memoria

Da un'idea sviluppata in Metropolis pt. 1 (nell'album "Images and Words"), in cui vengono presentati i due fratelli (i personaggi principali di questa storia), nasce uno dei concept più interessanti ed originali degli ultimi anni.
Non entro nel merito della discussione "Dream Theater prog o no?" (come al solito, a voi la scelta), ma quest'album è sicuramente un'opera ben pensata.

Osanna - Taka Boom

Trentesimo compleanno per questa band ed oltre al CD di cui parliamo, esce anche un libro a cura di Carmine Aymone intitolato "OSANNA – Naples in the world", prefazione di Peter Hammill, Afrakà edizioni. Entrambi non possono mancare al cultore del prog italico degli anni ‘70.
L’orologio degli Osanna era praticamente fermo al 1978, quando uscì "Suddance", lavoro affascinante quanto mai fuori tempo visto l’imperare di altri generi musicali. Non c’era più spazio per il prog e questo gli Osanna l’avevano capito benissimo, tanto che alcune frange come i Luna e i Nova per esempio, hanno preferito la strada di un pop-rock leggero o di una fusion di stampo americano, più vicini ai gusti del momento.

Correnti - Rock Sinfonico

 

Non sono pochi gli appassionati che, erroneamente, tendono ad identificare il progressive con il rock sinfonico. In effetti, come potete constatare anche da queste pagine, non c'è nulla di più sbagliato. E' facile, tuttavia, cadere nell'errore, in quanto col tempo il termine progressive è stato quasi "tatuato" in maniera indelebile ai gruppi più famosi di rock sinfonico, quelli che più di qualsiasi altra prog-band ottennero un buon successo commerciale. Ma rispondiamo alle classiche domande fatidiche: cos'è il rock sinfonico? Quali sono i gruppi ad esso appartenenti? Quali sono le differenze e quali i punti comuni rispetto agli altri sottogeneri del progressive?

Artisti - IQ

 Nel Luglio 1981, Martin Orford (tastiere), Mike Holmes (chitarre), Mark Ridout(batteria) e Carmine Brundell (ballerino/cantante), tutti ex The Lens, insieme al bassista Tim Esau, ex Eclipse, formarono gli iQ. Il nome, scelto a caso sfogliando i testi universitari di psicologia di Mike Holmes, è acronimo di Intelligence Quotient.

King Crimson

I King Crimson, per molti gruppo simbolo del prog, sono sicuramente 

tra le bands che hanno dato maggiori contributi al genere, sia in termini di album di grandissima qualità, sia in termini di successo, sia anche per importanza storica; basti pensare che si vede al loro primo album come vera e propria nascita del progressive rock. La carriera del Re Cremisi ruota intorno alla figura di Robert Fripp (1946, Wimborne, Dorset) chitarrista e compositore geniale, con una creatività fuori dal comune e sempre alla ricerca di suoni innovativi. Ma quando si fa riferimento ai King Crimson spesso si parla anche di "laboratorio musicale", infatti, guidati dalla mente di Fripp, si sono avvicendati nella band un nugolo di musicisti di grande classe che, specie nella prima parte della carriera del gruppo, non sono mai riusciti a mantenersi in una line-up stabile.

Gentle Giant

Forse il gruppo più "avventuroso" e complesso tra quelli "storici" del prog, negli anni '70 il Gigante Gentile ha scritto capitoli fondamentali del progressive con un'incredibile miscela di rock, musica barocca e medievale, dissonanze strumentali, senza disdegnare accenti jazz e folk, il tutto condito da cori e vocalizzi assolutamente originali, che in molti hanno tentato di imitare. Musica caratterizzata da un perfetto connubio di cuore e cervello, checché ne dicano i più accaniti denigratori del gruppo. Mai troppo amati e spesso accusati di pretenziosità e freddezza, i Gentle Giant erano formati da musicisti dalle straordinarie capacità tecniche e utilizzavano un'ampia strumentazione che permetteva una ricchissima gamma sonora.