alt    Brani:
1-Cronovisione; 2-Gatto lupesco; 3-Nei cerchi del legno; 4-Il fattore precipitante; 5-Il basilisco; 6-Un insolito baratto alchemico; 7-Acustica felina.
Formazione:
Andrea Lotti: piano, tastiere e chitarre acustiche; Davide Serpico: chitarre elettriche e acustiche; Alessio Calandriello: voce; Andrea Orlando: batteria e percussioni; Gabriele Guidi Colombi: basso; Stefano Agnini: piano e tastiere.
Musicisti ospiti:
Luca Scherani: fisarmonica in "Il basilisco" e arrangiamento del flauto in "Un insolito baratto alchemico"; Joanne Roan: flauto in "Un insolito baratto alchemico"; Rossano Villa: arrangiamento archi in "Nei cerchi del legno" e "Acustica felina"; Lidia Molinari: voce in "Acustica felina" e "Cronovisione".
2011, Mellow Records - durata totale: 58:17

Il grande patrimonio artistico del progressive italiano dei ’70 non è andato fortunatamente perduto: gruppi come Il Tempio delle Clessidre, La Maschera di cera, Il Segno del Comando e adesso La Coscienza di Zeno hanno appreso la lezione, come seguaci di un culto esoterico da tramandare, dei vari Museo Rosenbach, Alusa Fallax e Metamorfosi di cui si possono considerare gli eredi.


La Coscienza di Zeno si forma nel 2007 a Genova – città che vanta una consolidata tradizione in ambito prog – e ha esordito nel 2011 con un pregevole disco di moderno progressive sinfonico con le radici ben salde nel passato. Grande spazio viene riservato al piano e alle tastiere suonate da Andrea Lotti e Stefano Agnini – autore anche degli splendidi e profondi testi che impreziosiscono il valore dell’album – che creano un afflato sinfonico che ricorda gli splendori di gruppi come La Locanda delle Fate e Paese dei Balocchi. Il disco cresce ascolto dopo ascolto e ha i suoi picchi nella parte centrale con Nei cerchi del legno, una mini suite che si avvale di un’atmosfera da fiaba nera, e con brani come Il fattore precipitante – dirompente e a tratti hard nel solco del piu’ tipico prog italico – e Il Basilisco, quest’ultimo un pezzo quasi folk dove si sente l’influenza di Fabrizio De André. Notevole anche Un insolito baratto alchemico, scritto dal bassista Gabriele Guidi Colombi e dal batterista Andrea Orlando, un brano oscuro e tenebroso alla Van Der Graaf Generator. Buona anche la prova del cantante Alessio Calandriello, con un timbro vocale ricco di pathos e sempre incisiva la chitarra di Davide Serpico. Si tratta di un esordio eccellente, sicuramente uno dei migliori discohi di prog italiano degli ultimi tempi assieme a quello del Tempio delle Clessidre. Il gruppo ha appena registrato un brano per la compilation della Musea dedicata al Decameron di Boccaccio.

Cosmic Courier

maggio 2012