Ain Soph - 5 or 9

 

  

Quante volte abbiamo ascoltato o letto i commenti sulle esagerazioni dei gruppi prog giapponesi, sempre pronti ad esasperare al massimo pomposità, tecnicismo, velocità d'esecuzione ed esibizionismi vari al punto da far risultare le loro proposte non del tutto riuscite e non sempre credibili a causa della scarsa “anima” che si ravvisa in esse?

Koenji Hyakkei - Hundred sights of Koenji

 Brani:

1-Ioss; 2-Doi doi; 3-Molavena; 4-Gepek; 5-Yagonahh; 6-Ozone fall; 7-Zhess; 8-Zoltan; 9-Avedumma; 10-Sunna zarioki

Formazione:

Tatsuya Yoshida: vocal, drums; Aki Kubota: vocals, keyboards; Ryuichu Masuda: vocal, guitar, g-synth ; Shigekazu Kuwahara: vocal, bass

Anno: 1994, God Mountain - Durata: 45:45

Per chi voglia approfondire e saperne di più su quel ramo del progressive noto come musica zeuhl è consigliabile ascoltare il gruppo giapponese dei Koenji Hyakkei, creatura del batterista Tatsuya Yoshida (attivissimo in numerosi progetti musicali, Ruins su tutti), che nel 1994 ha esordito con l'album Hundred sights of Koenji.

Yleclipse - Opus

Brani:

1-A crown of gold; 2-Reality show; 3-Sailing to Caralis; 4-Opus; 5-Glorious; 6-The tale of the black-cloack; 7-Carol; 8-In the park

Formazione:

Alessio Guerriero: vocals, electric and acoustic guitar, bass; Andrea Picciau: keyboards, piano; Andrea Iddas: bass; Roberto Diomedi: drums and percussion

Engineered and mixed by Sandro Sanna
Anno: 2006, Mellow Records. - Durata: 59:02

Si capisce subito, dopo poche note, chi sono gli idoli degli Yleclipse e le direzioni verso cui la band intende spingersi… I punti di riferimento sono Genesis e Marillion. Le strade intraprese quelle del rock sinfonico e del new-prog.

Viima - Ajatuksia maailman laidalta

 Brani:

1-Leijonan syksy; 2-Ajatuksia maailman laidalta; 3-Ilmalaiva Italia; 4-Meri; 5-Luuttomat; 6-Johdatus

Formazione:

Päivi Kilmäinen: vocals; Kimmo Lähteenmäki: keyboards, drums; Jarmo Kataka: bass; Mikko Uusi-Oukari: guitars, flute.
Guest musicians - Jankke Kuismin: bass (2, 3, 5); Kimmo Alho: alto sax (5) and Anne Leinonen: flute (5)

Produced by Viima and Timo Haanpää
Anno: 2006, autoproduzione - Durata: 42:30

Finlandia mon amour… Come si possa fare a non innamorarsi del progressive rock di una nazione ben precisa quando la qualità della musica è elevatissima è un bel mistero! Senza andare a riesumare i classici finnici degli anni '70 (e ce ne sono di capolavori!), pensiamo a quante band negli anni recenti hanno arricchito di bellissima musica la scena odierna: Moon Fog Prophet, Groovector, Scarlet Thread, Giant Hogweed Orchestra, Overhead, Project:, Mist Season, Nick Arse & the Arsenicks, Circle, Velvet Desperados

Notabene - Notabene

 Brani:

1-Terra madre; 2-Danza nel fuoco; 3-Effimero regno di plastica; 4-Maestrale; 5-Rosa bianca

Formazione:

Andrea Alberici: voce; Gianluca Avanzati: basso; Daniele Manerba: tastiere, chitarra acustica e cori; Gustavo Pasini: batteria, percussioni e cori; Silver Pes: chitarra e cori; Rocco Maria Vitiello: tromba e violino

Anno: 2005, Mellow Records - Durata: 53:35

Sembra aumentare sempre più il numero di nuovi gruppi italiani che, affacciatisi nel panorama odierno, preferiscono puntare su un sound derivante dal prog nostrano degli anni '70, piuttosto che dal rock sinfonico anglosassone. La cosa positiva è che si evitano clonazioni troppo nette…

Recensioni Dischi - Admiral Ted Brinkley - Directs the verrugoso vista junior college grads of 77

 Brani:

1. Man Overboard, Man 2. Tune That Goes Nowhere 3. Freebase Hit 4. Prison-Mall-Casino... Pray 5. Gidget Steps 6. Wichita Toe Jam 7. Karaoke From Muskogee 8. Hear Theremin Everywhere

Formazione:

oratory: Helena Handbasket - mystery stick: Convoy Denver - tubal libation: Wishon Swimhole King - dawghouse: Bongdorm Fratorgy - house drumset: Jeopardy Ed - exciter strings: Vern Averna Wheedlier - astrolabe, soundings, parlor tinkle: Sour Neve Seton - charts & navigation: Admiral Ted Brinkley

Prodotto da: Evander label
anno: 2003 - Durata: 73:00

Un progetto avvolto nel mistero: una fantomatica orchestra da college, musicisti sconosciuti, strumenti inventati (vedi la sezione line up di questa recensione per conferma...), una copertina che in realtà è un lungo articolo pazzoide e dissacrante, credits assolutamente insensati (si cita tale Lou Frankenhauer per gli ordinativi di sandwich e caffè!). E' evidente che dietro questo lavoro si cela un'artista bizzarro e anticomformista, avvezzo a nascondersi dietro pseudonimi o estemporanei gruppi. L'artista in questione è il tastierista Graham Connah, nome associato spesso all'estro di Frank Zappa, di cui è stato un seguace della prima ora. L'ammiraglio Ted Brinkley, dunque, non è altro che Connah stesso mentre non ci è dato sapere se esiste realmente il Verrugoso Vista College (dubitiamo). Così, non ci rimane che affidarci alle nostre orecchie per parlare di questa bizzarra pubblicazione.
Le 8 tracce del disco, prodotto dall'etichetta Evander, ci offrono un jazz a tratti piacevole e solare, come nel caso della prima traccia Man Overboard, Man, a tratti ostico e sperimentale, come in alcune sezioni di Prison-Mall-Casino. Gli inserti vocali e l'utilizzo di strumenti più tipicamente rock (vedi la chitarra elettrica in Tune That Goes Nowhere o Wichita Toe Jam) avvicinano il disco in certi momenti alla produzione Canterburyana, spezzando in alcuni punti la predominanza degli strumenti a fiato, la cui presenza è comunque preponderante nei 73 minuti di durata. Così Miles Davis si alterna con Frank Zappa e gli Hatfield & The North e qualche volta i tre improvvisano una jam session insieme (vedi la Wichita Toe Jam). C'è spazio anche per un breve e delicato inserto, Karaoke From Muskogee in cui finalmente Connah si ricorda di essere un tastierista e ci delizia con un bel pianoforte. Il disco si chiude con il brano più lungo, ovvero Hear Theremin Everywhere, una sintesi di tutto l'album che si apre con tanto di schitarrata rock e prosegue in puro stile jazz per buona parte dei suoi 13 minuti.
Ma in fondo, come scrive nelle note di copertina il redattore Nach O'Hargman (anagramma, indovinate un po' di chi?), si tratta soltanto di musica di una jazz band da college e "può questo stupido genere essere considerato un piccolo ramo semisconosciuto sull’albero della storia del jazz?". Noi pensiamo di sì...

Giovanni
Luglio 2006

Ain Soph - Marine Menagerie


 Brani:

1 - Wind & Water; 2 - Flooded By Sunlight; 3 - Marine Menagiere; 4 - Little Pieces Part 3; 5 - Variations on a Theme By Brian Smith (Original Version); 6 - Ride on a Camel; 7 - Metronome 7/8 - Peacock's Feather (The Peacock Spreads Its Wings) - Metronome 7/8 (Reprise).

Formazione:

Yozox: guitars & Rothmans royals; Kikuo Fujikawa: keyboards; Masahiro Torigaki: bass; Taiqui: drums & cymbals

Produced by Ain Soph
Anno:1991 (ristampa 2005 Musea - Poseidon) - Durata: 56:21 
  

Jettison Slinky - Dank side of the morn

Track List:
Door Ajar, Destination Art, Sparkly, Atop the Bloat Cushion/Reprise, Ask the Tiddlers, After the Belphegor, Sprinkly, Circles Around, Eternal Dalmatian.
Formazione:
Graham Connah - Keyboards, Smith Dobson jr. - Drums, Noel Jewkes - Flute, Alex Candelaria - Guitar, Marty Wehner - Trombone, Ben Goldberg - Clarinets, Lee Alexander - Bass, Trevorn Dunn - Bass, Rob Sudduth - Saxophones.
Prodotto da: ///////////
Anno: 1998 - Durata: .........

Un mare ed un cielo dai colori complementari che si rafforzano l'un l'altro, segno di un forte contrasto in cui nuotare (annaspare?), forse sinonimo delle cocenti contraddizioni del panorama musicale degli ultimi decenni.

Recensioni concerti - Keith Emerson - Afragola (NA), 11/07/06

 

KEITH EMERSON

Afragola (NA), 11 luglio 2006  

Finalmente un bel concerto in città, mi sono detta, avendo visto sparsi un pò dappertutto manifesti con la faccia (ancora giovane) di Keith Emerson che mi invitava all'evento prog dell'estate a Napoli. E' così che io e altri amici ci siamo messi in cammino verso la Villa Comunale di Afragola dove, in occasione dell'Afragola rock festival, Emerson si sarebbe esibito in una perfomance di alto livello. Dopo un primo momento la folla ha cominciato ad accorrere e quando il nostro artista è sceso sul palco un'arena intera lo fissava con occhi adoranti (chi più chi meno). Allora Paolo mi ha detto all'orecchio: "Se comincia con Karn Evil io muoio."