| | Brani: |
Disc 1: The show
- Awake and nervous, The thousand days/The magic roundabout, Erosion,
State of mind/Leap of faith/Came down, The seventh house, The narrow
margin (middle section), Human nature, Capricorn, Just changing hands,
Guiding light, Headlong, The last human gateway | |
| Formazione: | |
Paul Cook: drums and percussion; Michael Holmes: guitars and keyboards; John Jowitt: bass & backing vocals; Peter Nicholls: lead vocal; Martin Orford: keyboards & backing vocals. Special guests - Tim Esau: bass guitar; Tony Wright: saxophones | |
| Anno: 2004, Giant Electric Pea - Durata: 230 mins approx. |
Anche il piccolo (almeno a livello mediatico-commerciale) mondo del prog vive delle sue celebrazioni. Ed una band come gli IQ, che non può definirsi uno dei grandi nomi dello star system, ma che nel circuito prog è sicuramente uno dei nomi più noti ed apprezzati, non poteva certo far passare il suo ventesimo anniversario senza un avvenimento speciale.
Così, il 15 dicembre del 2001, la band è salita sul palco del Mean Fiddler londinese per uno spettacolo con cui festeggiare il ventennale della carriera. A distanza di tre anni da quell'evento, la Giant Electric Pea pubblica un doppio DVD che lo immortala. La presentazione è molto buona: cofanetto lussuoso, apribile in quattro, artwork gradevole, belle foto, cronologia con storia della band. Il contenuto dimostra come gli IQ hanno voluto sfruttare l'occasione non per fare un concerto autocelebrativo e all'insegna della nostalgia, ma come, piuttosto, abbiano puntato su un excursus dei loro venti anni di prog, evitando, quindi, di eseguire solo pezzi storici e puntando su un repertorio che pesca un po' da tutti gli album (anche se mancano estratti del periodo con Menel). Il risultato è ampiamente gradevole, come testimonia il primo DVD che ci mostra oltre due ore di un bel concerto, aperto e chiuso da due brani fondamentali del primo lavoro Tales from the lush attic: Awake and nervous e The last human gateway. In mezzo, tanti momenti emozionanti, a partire dalla magnifica Guiding light, uno dei pochi momenti veramente riusciti ed appassionanti di The seventh house, e senza dimenticare gli estratti da The wake (tra i quali spicca una splendida Headlong, eseguita per la prima volta dalla formazione originale, visto che per questo brano il bassista Tim Esau raggiunge sul palco i suoi ex compagni d'avventura), Ever e Subterranea. Come dicevamo, questa prima parte del concerto si chiude alla grande con la epica suite The last human gateway, venti minuti di pura emozione per ogni fan del gruppo. I musicisti prendono il tutto come una vera e propria festa, si mostrano professionali, ma si vede che sono a loro agio, che hanno voglia di divertirsi tra di loro e di coinvolgere il pubblico. E anche da un punto di vista prettamente musicale, anche se non saranno dei maghi di tecnica, danno l'ennesima prova di avere gusto e capacità compositive di un certo spessore. Peter Nicholls è il solito mattatore: si presenta sul palco truccato in volto e la sua teatralità è sempre efficace. Il secondo DVD può essere considerato un altro piatto ricco: innanzitutto ci fa vedere i bis della serata e poi contiene un interessante sezione speciale con tante curiosità, tra le quali spiccano la buffa esibizione, nella stessa serata, dei The Lens (gruppo pre IQ), un documentario del tour e un estratto di un concerto olandese. In fin dei conti, il documento oggetto della recensione è sicuramente interessante, non esente da pecche (per essere una testimonianza video, in sede di regia si poteva far di meglio, ma va bene così ugualmente), ma che manderà in sollucchero i numerosi amanti della band.Peppe
Luglio 2005
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