
C'era
una certa attesa per l'esordio di questa band, nata nel 2019 su
iniziativa di Francesca Zanetta dopo la sua fuoriuscita dagli Unreal
City. Quel Che Disse il Tuono è il nome del suo nuovo progetto, nel
quale è coadiuvata da Niccolò Davide Gallani alle tastiere (già con i
Cellar Noise), Roberto "Berna" Bernasconi al basso e alla voce e da
Alessio "Einsamkeit" Del Ben alla batteria. Il velo dei riflessi si
inserisce a pieno titolo nel più classico progressive di stampo
sinfonico all'italiana, quello un po' oscuro ed erede delle esperienze
dei vari Museo Rosenbach, Metamorfosi e Balletto di Bronzo.
La band
punta su cinque composizioni ad ampio respiro, con tutto l'armamentario e
le caratteristiche che il genere prevede. Abbondano i cambi di tempo,
gli intrecci strumentali, le atmosfere brumose, le eleganti aperture
melodiche, gli agili inserimenti di flauto; il sound è spesso
altisonante, anche per l'abbondanza del mellotron e gli spunti
classicheggianti delle tastiere a cui viene lasciato spazio abbondante.
La Zanetta, infatti, non va ad accentrare la musica sulla sua sei corde,
pur apparendo come la figura cardine del gruppo ed impegnandosi non
solo sul lato esecutivo, ma anche su quello compositivo (insieme a
Gallani), mostrando buonissime doti anche in questa nuova veste. Alla
chitarra (ovviamente comunque ben presente nell'intero lavoro) conferma
il solito tocco a cui ci aveva abituato, con uno stile non da virtuosa,
ma pulito, fantasioso, con solos concisi, incisivi e variegati che
lasciano il segno e pronto, di tanto in tanto, a virare verso
l'hard-rock grazie a riff sabbathiani. Non si cerca il fattore novità,
ma siamo di fronte sicuramente ad un album di ottima qualità che proprio
negli ampi spazi strumentali gestiti da chitarra e tastiere e in uno
stile passatista vede i suoi punti di forza.
La grafica affascinante ed
un concept interessante con testi ricercati fanno il resto. Magari pesa
un po' l'assenza di un cantante di ruolo e con una voce di fortissima
personalità si sarebbe anche potuto gridare al miracolo. Accogliamo,
quindi, con meritati elogi il debutto discografico di Quel Che Disse il
Tuono, che di certo soddisferà in pieno gli estimatori del più classico
rock progressivo italiano di matrice sinfonico-romantica.
2020, AMS Records
Peppe
settembre 2020
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