Delirium - Il viaggio continua: la storia 1970-2010


1-Intro/Verso il naufragio; 2-Movimento I: egoismo; 3-Favola o storia del lago di Kriss (libertà); 4-Villaggio; 5-Culto disarmonico; 6-Gioia, disordine, risentimento; 7-Jethro Tull medley; 8-Preludio (paura); 9-Dio del silenzio; 10-Dopo il vento; 11-L'acquario delle stelle; 12-Dolce acqua (speranza); 13-La battaglia degli eterni piani; 14-Jesahel; 15-With a little help from my friends. Bonus: King's Road; Viaggio negli arcipelaghi del tempo - fuga 1

One night in Genoa CD
1-Intro/Verso il naufragio; 2-Movimento I: egoismo; 3-Favola o storia del lago di Kriss (libertà); 4-Villaggio; 5-Culto disarmonico; 6-Gioia, disordine, risentimento; 7--Preludio (paura); 8-Dio del silenzio; 9-Dopo il vento; 10-L'acquario delle stelle; 11-Dolce acqua (speranza); 12-La battaglia degli eterni piani; 13-Jesahel
 

Formazione:
Ettore Vigo: tastiere, voce; Pino Di Santo: batteria, voce; Martin Grice: flauto, sax, voce; Roberto Solinas: chitarre, voce solista; Fabio Chighini: basso, voce.
Quartetto d'archi:
Chiara Giacobbe: violino; Diana Tizzoni: violino; Simona Merlano: viola; Daniela Caschetto: violoncello.

2010, Black Widow
 
In questo DVD c'è un pezzo importantissimo di storia del progressive italiano. I Delirium, nella loro "città natale" Genova, sono immortalati in un concerto molto bello registrato il 13 febbraio 2008. La band presenta il suo mix di rock, melodia mediterranea, riferimenti alla musica classica e jazz-rock che ha fortemente contraddistinto i tre album usciti nei seventies.

Gianluca Milanese / Nicola Andrioli - Tessere


Brani:
1-Cala Levante; 2-Baia dei turchi; 3-Yellow; 4-Lu scazzmurieddu gentile; 5-Amazzonia; 6-Clown; 7-Sole dell'Est.
Formazione:
Gianluca Milanese: flauto; Nicola Andrioli: piano.
2011, Lizard Records - durata totale: 43:06

Il flauto ed il pianoforte... Due strumenti che essenzialmente rimandano al mondo della musica classica. Eppure quando il rock cominciò a diventare "adulto", verso la fine degli anni '60, un numero crescente di band ne ha fatto largo uso, spesso proprio per creare un ponte tra lo spirito rivoluzionario del periodo e la musica sinfonica.

Accordo dei Contrari - Kublai



Brani:
1-G.B. Evidence; 2-Arabesque; 3-Dark Magus; 4-L'ombra di un sogno; 5-Più limpida e chiara di ogni impressione vissuta, part I; 6-Battery Park.
Formazione:

Marco Marzo Maracas: guitar, oud; Daniele Piccinini: bass guitar; Cristian Franchi: drums; Giovanni Parmeggiani: Hammond organ, acoustic and electric piano, Arp Odyssey, minimoog.
Special guests
Richard Sinclair: vocals on 4; Antonio "Cooper" Cupertino: percussions on 4.

2011, autoproduzione - durata totale: 45:31

Il jazz-rock progressivo italiano è sempre stato una garanzia. E grazie agli Accordo dei Contrari continua ad esserlo. Già il loro esordio Kinesis aveva mostrato un gruppo con le carte in regola per fare qualcosa di grande qualità. Ed ecco che con Kublai le promesse vengono mantenute, addirittura anche più di quanto ci si potesse aspettare.

Pubblicazioni - Amore, libertà e censura - Il 1971 di Lucio Battisti

Nella canzone italiana Lucio Battisti riveste un ruolo di primissimo piano, lo sanno anche i muri. La capacità di creare quelle melodie indimenticabili, che più di una generazione conosce a memoria, ha dato a quest'artista una fama che, unita alla sua personalità schiva che lo ha portato spesso lontano dai riflettori, ha anche il sapore di leggenda. Facile identificare Battisti nei grandi successi ottenuti da brani come Emozioni, Acqua azzurra acqua chiara, Mi ritorni in mente, Pensieri e parole, Non è Francesca, I giardini di marzo e chi più ne ha più ne metta.
Ma c'è anche un Battisti diverso, non così conosciuto dal grande pubblico. Un Battisti sperimentatore, un Battisti voglioso di guardare avanti, di rischiare, di non adagiarsi sugli allori, un Battisti musicista-compositore, un Battisti desideroso di fare il direttore d'orchestra. In quel vivacissimo momento di creatività vissuto dalla musica rock tra la fine degli anni '60 e il decennio successivo questo Battisti "innovatore" ha cercato di portare avanti un discorso musicale ben lontano dalla canzone di immediato impatto e dalla facile orecchiabilità. Questa attitudine, non dissimile a quella che caratterizzava i gruppi rock d'oltremanica, gettava quello che potremmo vedere come un ponte tra la musica leggera italiana e quello che oggi chiamiamo progressive. E c'è un episodio specifico che ci fa individuare questa figura "diversa" di Battisti ed è il suo album intitolato Amore non amore.