Anima Mundi - Septentrion


 Brani:
1-Horizonte; 2-Por siempre; 3-Centinela; 4-Caleidoscopio; 5-Peregrino del tiempo; 6-Más allá; 7-La Montaña del Vigía; 8-Las Praderas del Corazón; 9-Tierra invisible; 10-El Hallazgo; 11-El Umbral; 12-Septentrión
Formazione:
Roberto Diaz: electric & acoustic guitars, backing vocals; Virginia Peraza: keyboards, programming, backing vocals; Ariel Valdes: drums & percussion; Ariel Angel: basses; Andremil Oropeza: lead vocals; Regis Rodrigues: bagpipes, recorder, & whistle; Anaisy Gomez: bagpipes, recorder, & clarinet
Prodotto da: Roberto Diaz
Anno: 2002, Mellow Records - Durata: 71:03

La Mellow Records non è nuova a scoprire talenti prog in ogni parte del mondo e con gli Anima Mundi piazza un nuovo validissimo colpo.

Procol Harum

L'eterno dibattito sulla genesi del rock progressivo probabilmente non troverà mai una vera soluzione. Tali e tante difatti sono le influenze che hanno portato alla nascita e allo sviluppo del genere musicale che tanto amiamo. Tradizionalmente, il primo vero disco di rock progressivo è considerato In The Court Of The Crimson King, uscito nel 1969, ma è innegabile che anche in precedenza vi fossero stati dischi e gruppi che già presentavano le caratteristiche tipiche del prog. Tralasciando di scomodare i Beatles, si possono citare almeno tre gruppi che, verso la fine degli anni Sessanta, hanno pubblicato dischi che, a parere di chi scrive, possono già essere considerati progressive tout court. Le tre band sono, in ordine alfabetico: Moody Blues, Nice e Procol Harum che, in modi differenti, hanno dato l'avvio alla meravigliosa stagione musicale progressiva. Fra questi, i meno progressivi di tutti sono considerati i Procol Harum (per via della loro influenza in altri ambiti musicali, in particolare quello del pop). Un'analisi dettagliata della loro discografia, tuttavia, può mostrare dei lati assolutamente insospettati e insospettabili.

Conqueror - 74 giorni

 



 Brani:

1) Maschere di uomini 2) Il Viaggio 3) Orca 4) Limbo 5) Non maturi per l'adilà 6) Cormorani 7) L'ora del parlare 8) Preghiera 9) Miraggi 10) Nebbia ad occhi chiusi 11) Eleutherios 12) Master Stefanos 13) Cambio di rotta.

Formazione:

Simona Rigano: Tastiere e Voce; Tino Nastasi: Chitarra - Rickenbacker Bass; Sabrina Rigano: Sax e Flauto - EWI 4000S; Daniele Bambino: Basso; Natale Russo: Batteria e Percussioni;

Prodotto da: Conqueror & Ma.Ra.Cash Records
Anno: 2007

 

Rational Diet - Rational Diet

 Brani:

1-From the grey notebook - Intro; 2-From the grey notebook - Part 1; 3-Stop, Kolpakoff!; 4-I refrained from closing my ears; 5-An order for horses; 6-Don't swing a wheel; 7-From the grey notebook - Part 2

Formazione:

Vitaly Appow: bassoon, tenor sax, accordion; Maxim Velvetov: guitars; Cyril Christya: violin; Dimitry Maslovsky: bass; Eugeny Alexeyev: keyboards; Nikolay Gumberg: drums
Also Alla Pustchina: cello; Cyril Yelshow: vocal; Maria Lagodich: vocal; Andrew Bogdanow: voice; Oleg Gorbatiuk: voice.

Anno: 2007, AltrOck Productions - Durata: 61:01

Lo diciamo subito chiaramente e senza giri di parole: se siete amanti del R.I.O. e delle frange più avanguardiste del progressive questo disco deve essere assolutamente vostro!

Anekdoten - A time of day


 Brani:
1-The great unknown; 2-30 pieces; 3-King Oblivion; 4-A sky about to rain; 5-Every step I take; 6-Stardust and sand; 7-In for a ride; 8-Prince of the ocean
Formazione:
Peter Nordin: drums, cymbals, percussion, vibes; Anna Sofi Dahlberg: mellotron, organ, moog, Rhodes, cello, piano, voice; Nicklas Barker: voice, guitar, mellotron, moog, vibes; Jan Erik Liljeström: voice, bass. Special thanks to Gunnar Bergsten: flute
Prodotto da: Anekdoten
Anno: 2007, Virta - Durata: 45:01

Gli Anekdoten ormai li riconosci subito! Bastano poche note di una qualsiasi loro canzone, basta ascoltare la voce profonda di Jan Erik Liljeström, basta lasciarsi catturare da quei suoni opprimenti e da quelle atmosfere plumbee… Il quartetto svedese porta avanti il suo discorso dal 1993 quando esordì con Vemod, album che folgorò un po' tutti gli amanti del prog crimsoniano. Da allora i loro passi sono stati sempre decisi e lenti, la discografia non si è accresciuta in fretta, tant'è vero che dopo tutto questo tempo siamo giunti al quinto lavoro in studio (a ben quattro anni di distanza dal precedente), ma la band, pur variando qualcosina nel suo percorso, ha sempre mantenuto ed accresciuto un'identità forte.

Rick Wakeman - Cirque surreal

 Brani:

1-Gnash; 2-Balance of power; 3-Wings of fortune; 4-Static; 5-The party; 6-Wired for sound; 7-Juliet; 8-Tubular balls; 9-Carlos; 10-The love that I know; 11-The jig

Formazione:

Chrissie Hammond: vocals; Rick Wakeman: keyboards; Fraser Thorneycroft-Smith: guitars; Phil Laughlin: bass; Tony Fernandez: drums and percussion

Prodotto da: Rick Wakeman
Anno: 1995; ristampa 2006, Music Fusion - Durata: 55:05

Rick Wakeman ha suonato davvero di tutto nella sua carriera. Nella sua sterminata discografia c'è anche un capitolo che è stato recentemente ristampato e che vede come protagonista il circo. Negli anni '90 una delle ultime frontiere in questo campo è stata Cirque Surreal, uno show che alla tradizione del circo unisce altri spettacoli derivanti dalla musica, dalla tecnologia, dalla ginnastica, ecc.

Elegant Simplicity - Too many goodbyes

 Brani:
1-Mood # 10; 2-Unconditional; 3-Every time I think of you; 4-And pure; 5-Lost Summer; 6-Kiss away the pain; 7-Fragments
Formazione:
Ken Senior: vocals; Christopher Knight: drums; Steven McCabe: all guitars and keyboards
Prodotto da: Steven McCabe
Anno: 2007, Proximity Records - Durata: 55:54

L'inizio di questo cd, sparato e veloce, tipicamente new-prog, con il brano Mood # 10, ci indica subito, anche se non ce n'era bisogno, che Steven McCabe colpisce ancora. Di nuovo porta il suo progetto Elegant Simplicity agli ascoltatori con quelle caratteristiche che da sempre lo contraddistinguono. E cioè questa musica diretta e coinvolgente, questo flusso costante di note in evoluzioni che scorrono con estrema facilità, questo new-prog raffinato di grande piacevolezza.

If - The stairway

 Brani:

1-Close your eyes; 2-Uneasy sleep (part 1); 3-The stairway; 4-Uneasy sleep (part 2); 5-Where have you been?; 6-Like a bird; 7-Missing; 8-Uneasy sleep (part 3); 9-It's just me; 10-Find your way

Formazione:

Franco: bass; Paolo: lead vocals, keyboards; Dario: guitars, sequencing, bass, synth, noise, slide guitar, lead and backing vocals; Claudio: organ, noise, nylon strings guitar, keyboards, lead and backing vocals, piano

Prodotto da: Dario Lastella
Anno: 2006, autoproduzione - Durata: 39:51

Gli If esordiscono con questo lavoro che molto deve al prog del passato più o meno recente. Il rock sinfonico di questa nuova band italiana, infatti, prende un po' spunto sia dagli storici Genesis e Pink Floyd, sia dalle icone degli anni '80 Marillion e Pendragon, sia dai classici della nostra penisola. Ne vien fuori un disco in cui le cose migliori si intravedono nei passaggi strumentali, sia quando i vari strumenti interagiscono tra di loro, sia quando si prova a spingere più sul fattore emozionale creando scenari sonori particolari.