Senza riferirimenti decisi ai tradizionali gruppi prog scandinavi, scelgono di esprimersi attraverso una jazz-fusion che trova i rimandi più diretti nel Pat Metheny Group, Spyro Gyra e nei Passport del sassofonista Klaus Doldinger, sviscerando temi che mostrano l'usura del tempo, trattati con garbo e discreto gusto, indirizzando il tono generale verso la più romantica new age e senza immergersi in manierismi autocompiacenti.
I Mist Season ci tengono a sottolineare che suonano i loro strumenti senza far uso di sequencer, programmazioni o altre diavolerie elettroniche dell'ultima ora, con tutta l'ambizione verso una "classicità" che non guasta riscoprire e rivalutare. L'impalcatura audio si impernea sulle melodie accattivanti e sui toni morbidi, scivolando su impalpabili suggestioni di algido lirismo scandinavo che accompagnano, con leggerezza, in ascolti di puro intrattenimento dove le velleità "progressive", nel senso evolutivo del termine, sono talmente diluite da percepirne appena l'umore.
Disco infarcito da una genuina onestà ed ottimizzato per un spettacolo sonoro gradevole e disimpegnato.
Track List:
Peppermint Patty, Lydia,My Joy,Life is, Siren's Gaze,Cosmic Wardance, Kati, Hong Xi Road 19, Marieholm, Skeptoscopic Detector, Lullaby for the Little One.
Formazione:
Keijo Hakala (Basso), Kari Rantakallio (Sassofoni), Tommi Varjola (Chitarra), Kimmo Porsti (Batteria), Timo Kajamies (Tastiere).
Prodotto da: Kimmo Porsti in collaborazione con Mist Season e Tommi Liuhala.
Anno: 2004, Seacrest Oy - Durata: 57:54
Geppo
Marzo 2005
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