Dopo
aver già collaborato insieme nel gruppo Quel che Disse il Tuono,
Francesca Zanetta e Niccolò Davide Gallani (ricordiamo anche la prima
con gli Unreal City e il secondo con i Cellar Noise) si lanciano in duo
in questo nuovo interessante progetto. Nel periodo della pandemia tempo e
idee non sono mancati e i risultati sono stati pubblicati in cd
nell'ottobre del 2022. Per l'occasione l'orientamento si sposta verso un
sound più spacey e psichedelico, pur senza perdere certi connotati
sinfonici con i quali i due musicisti avevano già mostrato di essere a
loro agio.
The Lost Vision of the Chandoo Priest è il nome scelto per questa nuova avventura, ricca di timbri ed effetti caldi molto apprezzati da chi ama il rock dei seventies. La musica è interamente strumentale, raccolta in dieci brani ben costruiti, tra riff epici, suoni d'atmosfera, elementi floydiani/barrettiani, crescendo carichi di tensione, echi di prog scandinavo anni '90, soluzioni care agli Ozric Tentacles, qualche trovata elettronica che si inserisce alla perfezione nel contesto e continue variazioni di tempo, senza disdegnare spunti hard prog. Le trame sonore create da Francesca e Niccolò reggono molto bene, in un album che risulta compatto e che scorre via senza intoppi. Il tutto è portato avanti da una chitarra in bello spolvero che si incrocia di continuo con le varie tastiere utilizzate e i suoni di Hammond, mellotron, Moog e sintetizzatori risultano sempre suggestivi. Anche il flauto, usato con parsimonia, si ritaglia i suoi spazi e va ad abbellire alla grande composizioni pienamente convincenti.
I top sono
forse rappresentati da "The white toad majesty", con quel riff
incalzante che rimane impresso nella mente, "Entering the void of
madness", dove si avverte maggiormente l'influenza dei Pink Floyd di
"Echoes" e "Getting nowhere", poco più di tre minuti incandescenti
trainati da un basso accattivante. Non che gli altri brani non meritino
attenzione, anzi, siamo di fronte ad un lavoro che ci ha colpito in
maniera molto favorevole nella sua interezza e non esitiamo ad affermare
che si tratta di un debutto ispirato e già maturo.
2022, AMS Records
1)
Floating down the water; 2) Chasing time in opposite direction (pt. I);
3) Entering the void of madness; 4) The white toad majesty; 5)
Droplets; 6) Chasing time in opposite direction (pt. II); 7) Getting
nowhere; 8) London underground; 9) Farewell, dog; 10) Dunans Castle.
Francesca Zanetta: chitarra elettrica, basso elettrico, Eminent Solina, Logan String Melody II, Elka Rhapsody 490, Moog Voyager
Niccolò
Davide Gallani: batteria, basso elettrico, chitarra elettrica, Fender
Rhodes, Hammond organ, mellotron, Elka Soloist 505, flauto traverso.
durata totale: 41:18
Qui la recensione di Quel che Disse il Tuono: https://www.facebook.com/.../pb.../4697043233669368/...
Peppe
agosto 2023
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