| | Brani: |
| 1-Let the play begin…; 2-Dejá vù; 3-A new beginning; 4-The battle of Thalÿma; 5-… and enter the game; 6-Fjärilshonung; 7-Mesmerizing enterprise | |
| Formazione: | |
Hansi Cross: guitars, keyboards, percussion, lead vocals, harmony vocals; Lollo Andersson: basses; Tomas Hjort: drums, harmony vocals. With Olov Andersson: keyboards, harmony vocals. And: Lizette Von Panajott: harmony vocals; Göran Johnsson: toms, harmony vocals; Imus Kåse: soprano saxophone; Göran Fors: Taurus pedals, harmony vocals; Alex: toms, snare; Hannah: electric violin; Robert Iversen: thrashy cymbal | |
| Produced by Hansi Cross and Tomas Hjort Anno: 2004, Progress Records - Durata: 54:05 |
Nuovo album per i Cross, pubblicato dalla scuderia Progress Records, che da un po' di tempo cura al meglio le sorti del prog svedese più vicino a certi canoni derivanti dal rock sinfonico dei seventies e dal new prog degli anni '80-'90 (Galleon, Spektrum, Liquid Scarlet).
E Playgrounds rientra proprio nel più classico filone new-prog, grazie a sette tracce che rispecchiano al meglio il gusto di chi vuole crogiolarsi con le eredità lasciate da Genesis e Marillion. Quindi brani che presentano degli ampi respiri strumentali, nei quali la chitarra e le tastiere dettano i temi principali e si incrociano elegantemente tra cambi di tempo e di atmosfera. Nulla di nuovo, diranno i maligni… Ma anche in un campo dove non si brilla per originalità e personalità, ci sono album che hanno quel qualcosa in più, quella raffinatezza formale che non sempre si riesce a raggiungere, quello sviluppo affascinante che riesce in qualche modo a catturare l'attenzione ed il piacere dell'ascoltatore. Si può tranquillamente affermare che Playgrounds appartiene senz'altro a questa categoria. Difficile non rimanere conquistati dalla musica che i Cross offrono in quest'occasione, specie se si ama il genere. Composizioni quali A new beginning (ah, che chitarra…), The battle of Thalÿma, o la lunga e conclusiva Mesmerizing enterprise hanno tutti i crismi che possono permettere alla band di avere una certa considerazione nell'ambito del new-prog. Chi ancora si emoziona con certe sonorità è avvisato…Peppe
Febbraio 2005
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