Glass - No stranger to the skies

Questo gruppo americano attivo nei primi anni '70, è tra i tanti minori dell'epoca senza la pubblicazione discografica, che giunge ora, dopo quasi trentanni, per l'immutata volontà di Jeff e Greg Sherman, musicisti ed anima dei Glass.
Il trio, costituito da tastiere, basso e batteria, strumentazione similare ai contemporanei e più famosi E.L.&P., ma con personalità ben lontana da questi ultimi, realizzò queste registrazioni all'epoca rifiutate da case discografiche americane ed inglesi, sicuramente per la scarsa inclinazione commerciale del tipo di musica proposto. Il primo cd contiene brani realizzati in studio tra il 1975 ed il 1978, mentre il secondo è una registrazione live realizzata nell'Auditorium della Scuola Superiore di Port Townsend, il 6 e 7 febbraio 1973.I brani, solo strumentali, godono di una impostazione pacata imperniata su un nutrito parco di tastiere, con una sezione ritmica aggraziata ed adeguatamente pulsante senza eccessi. Il primo brano no strangers to the skies, conquista per il suo avvincente riff di tastiera lontano da formulazioni kitsch, mentre gli affascinanti intrecci tastieristici di domino conducono verso lidi canterburiani in un caleidoscopico vortice rarefatto ed intimista, impreziosito da inserti di chitarra classica e flauto. L'intro di pianoforte di The myopic stream, anticipa di molto certe produzioni new age degli anni '90, gli elementi prog-romantici tornano preponderanti nella mini-suite for ursula major and sirus the dog star, infarcita di ritmiche jazz-rock che possono ricordare gli italiani Baricentro. Il secondo disco è in gran parte occupato dalla lunga Broken ears, riserva più ampie dilatazioni sperimentali e lisergiche dove si pone in evidenza la delicata ballata Home per chitarra acustica e mellotron.
Progressivo "old style" di un gruppo più vicino al pragmatismo europeo che alle pomposità americane, sofferente, forse, di una certa prolissità, intriso di formule classicheggianti e di jazz all'acqua di rose, con suoni stupendamente analogici che faranno sognare i cultori dell'epoca d'oro del prog. 

Track List:    
Disco 1
No stranger to the skies, Give the man a hand, Domino, The myopic stram, For ursula mayor and sirus the dog star.
Disco 2
Broken oars pt.1 - pt.6, Changer, Home, Patrice Mersault's dream.
Formazione:
Jeff Sherman (basso, chitarra), Jerry Cook (batteria), Greg Sherman (tastiere).
Prodotto da: Jeff & Greg Sherman
Anno: 2004, Musea Durata: CD1 - 44:35 / CD2 - 56:14

Geppo
Gennaio 2005

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