Abbiamo
già seguito Markus Reuter in alcune sue avventure discografiche,
stavolta vi proponiamo questo interessante lavoro in coppia con Gary
Husband, esperto polistrumentista che si destreggia alla grande
soprattutto con la batteria, ma che mostra doti fuori dal comune anche
con tastiere e piano. "Music of our times" è un disco molto
introspettivo, nato da una session registrata dal vivo in studio il 3
marzo 2020, a Tokyo. I due musicisti erano in Giappone per il tour degli
Stick Men, ma il Covid bloccò tutto. Il boss della Moonjune Records
Leonardo Pavkovic, prima che i musicisti rientrassero a casa, riuscì a
bloccare il NK Sound Studio per qualche ora per Husband e Reuter, che
non si sono lasciati sfuggire l'occasione per creare un'ispirata
improvvisazione che ha fruttato sei tracce ad ampio respiro, che
viaggiano tra i sei minuti e mezzo e i dieci minuti. Alla base ci sono
temi e idee portate avanti da Husband col pianoforte, mentre Reuter
ricama elegantemente con la Touch Guitar ed effetti elettronici. Si
alternano in continuazione soluzioni classicheggianti, jazz,
minimalismo, dilatazioni eteree, qualche lieve dissonanza ed è lampante
l'unione di intenti e l'intesa del duo. Nasce un'atmosfera surreale,
difficile da descrivere, che pervade l'intero disco, mantenendosi
costantemente tranquilla ed elegante per merito di languide melodie
fuori dagli schemi. Un alone di malinconia tende ad avvolgere le varie
composizioni, ma, con lo scorrere dei minuti si percepisce qualcosa di
magico. Non ci sono esplosioni sonore, ma un sound raffinato, che
accarezza e che rivela una profondità artistica più unica che rara. E
quando si arriva a "White horses", col pensiero che è dedicato ad Allan
Holdsorth, l'emozione cresce anche di più mentre le note sembrano
fluttuare leggerissime. Non male per un disco non programmato e
completamente improvvisato.
2020, Moonjune Records
Gary Husband: Fazioli Pianoforti F212 acoustic piano; Markus Reuter: TouchGuitar AU8, live electronics.
durata totale: 51:06
Peppe
novembre 2023
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