Corpo - I & II - III

 

Corpo - I & II
(2016, Lizard Records)
Nel ventunesimo secolo ci si aspetterebbe che la storia del prog sia stata narrata in tutti i suoi capitoli, anche quelli più piccoli. Eppure, ancora oggi, quando meno te lo aspetti, ti ritrovi in mano un documento che colma un vuoto. E' il caso dei Corpo, band salentina formata da tre fratelli, cresciuta in una comune nei seventies sperimentando con artisti di diversa nazionalità e che ha portato la propria musica in giro per l'Europa in quel periodo. Solo in anni recenti sono stati recuperati dei demo e dei nastri dal vivo, grazie ai quali si è potuto pubblicare questo cd.
Si intuisce fin dalle prime battute che siamo di fronte ad una proposta un po' fuori dagli schemi. Si viaggia subito tra sperimentazione ed avanguardia, senza spingere fino all'eccesso su questi fronti, dando una strizzatina d'occhio anche alla scena cosmica tedesca e all'elettronica e mostrando persino un embrione di quella che sarebbe stata la new wave nel decennio successivo. La chitarra acida dialoga con gli stravaganti suoni di sintetizzatore e piano elettrico, su ritmiche secche che danno un ulteriore tratto caratteristico alla musica del gruppo. La qualità audio lascia un po' a desiderare, mostrando i limiti dei mezzi con cui i brani presentati nel cd fuorno incisi. Ma traspare continuamente la voglia di esplorare dei fratelli Calignano, pronti a cercare un sound senza confini, non imbrigliato in strutture che potevano cominciare ad essere viste come ripetitive e aperto a varie contaminazioni. Gli ammiratori di Neu!, Guru Guru , Cluster e Amon Duul II apprezzeranno.

I
1-C#1; 2-C#2; 3-C#3; 4-C#4; 5-C#5
II
6-Messapia; 7-S.M. De Finemunnu; 8-Il giorno della mia morte; 9-Tympanon

Francesco Calignano: chitarra e basso; Mario Calignano: basso su I; Biagio Calignano: Fender Rhodes, Korg MS-20, Jen pianoforte, batteria.

durata totale: 37:40

Peppe
settembre 2020

Corpo III
(2020, Lizard Records)
Dopo aver recuperato due dischi inediti registrati negli anni '70, i Corpo si sono riuniti per incidere un nuovo lavoro pubblicato poi nel 2020. Ecco, così, III, che porta su un nuovo piano lo spirito di ricerca del duo salentino, mostrandoci una musica quasi interamente strumentale, legata a quel prog più sperimentale, tra jazz-rock, reminiscenze canterburiane e R.I.O. I Corpo sono in piena forma e l'impressione è che siano riusciti a comporre un'opera anche migliore di quanto fatto nei seventies. Merito di brani pienamente ispirati, che in pochi minuti sono ricchissimi di intrecci, trovate, stravaganze. Emblematico come si passi dalla prima traccia, perfetto lavoro di gruppo sferzante e ricco di virtuosismi mai fini a se stessi, ai passaggi più sperimentali e meditativi nella seconda, dove troviamo un sinfonismo bizzarro, tra canti lirici, pianoforte e altri strumenti classici che nel finale vira poi verso un indirizzo elettronico e moderno. E' solo un esempio di come questo album riesca a districarsi tra più strade sonore e a mantenersi eppure omogeneo, recuperando influenze che possono andare dagli Henry Cow a Frank Zappa, dal Picchio dal Pozzo ai Soft Machine più jazz-rock, fino a spingersi verso esponenti di musica colta come Stockhausen, Stravinskij e Mahler. I fratelli Calignano in poco più di mezz'ora hanno messo tantissima carne al fuoco, forse non adatta a tutti i palati, ma che può regalare tanta soddisfazione a chi è abituato a queste particolari portate.

1) Rue Bourbon a New Orleans; 2) Musiche per la sepoltura di Giga fedelissima cagnolina spartana; 3) L'incoronazione di Maria Carolina a Caserta per mano dei filosofi parmenidei (parte prima); 4) Lecce; 5) Quando i greci dell'Italia del Sud inventarono il mondo; 6) Francesco Calignano suona per Girolamo Melcarne; 7) Il tempo è solo un'illusione; 8) Osvaldino è il gatto con gli stivali del mosaico di Otranto.

I Corpo sono:
Francesco Calignano: chitarra, effetti, liriche; Biagio Calignano: piano acustico e digitale, tastiere e sintetizzatori, basso synth, batteria.

altri musicisti:
Giuseppe Ambrosio: trombone, basso tuba; Fabio Cicerello: sassofno tenore e soprano; Antonio Grassi: tromba; Ivana Cammarota: voce; Andrea De Jaco: basso; Mario Calignano: basso

durata totale: 33:49

Peppe
dicembre 2022

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