| Brani: | |
| A man's relationship ith his fragile area (2014) 1-A man's relationship ith his fragile area; 2-Necrophilia; 3-Counting miles & smiles; 4-Movin side; 5-Early years; 6-Multiply by zero; 7-Chin up; 8-The sweetest horn. It's all yours (2011) 9-It's all yours: part 1; 10-It's all yours: part 2; 11-It's all yours: part 3; 12-It's all yours: part 4; 13-It's all yours: part 5; 14-It's all yours: part6. |
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| Formazione: | |
| Tesla Manaf: guitar, all compositions and arrangement. Rudy Zulkarnaen: upright bass (1-8); Hulhul: clarinet, trompet pencak, Indonesian wooden flute (1-8); Desal Sembada: drums (1-8); Gega Maesywara: upright bass (9-14); Yd Nafis: keyboards, synth (9-14); Dani Irjayana: drums (9-14); Mumu: soprano sax, flute (9-14); Zaky: vocal; Adrian Firdaus: gangsa (9-14); Dewa Made Premana: gangsa (9-14); William Teh Putra: kantil (9-14); Wisnu Pramadi: kantil (9-14); Gede Darma Raharja: jublag, gong, kempluk (9-14). |
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| 2015, Moonjune Records - durata totale: 78:51 |
In questo cd sono raccolti due album del chitarrista Tesla Manaf, ennesima scoperta dall'indonesia da parte della Moonjune Records.
A man's relationship with his fragile area,
il disco più recente, datato 2014, va dalla traccia numero 1 alla 8. In
questo lavoro Tesla sembra giocare tra vari generi, muovendosi su
labili confini che separano world music, jazz, fusion e persino il
blues. Spesso vengono privilegiate soluzioni acustiche e la chitarra si
ritrova a duettare con strumenti a fiato ed esotici, egregiamente
suonati da Hadis 'Hilhul' Hendarisman. Si ha la sensazione di un qualcosa di raffinato e coinvolgente, imparentato con alcune soluzini del Pat Metheny di Secret story,
giusto per avere un punto di riferimento, ma la proposta del
chitarrista indonesiano trasuda personalità in ogni composizione.
Personalità
che si affaccia forse ancor di più in It's all yours, lavoro del 2011,
suddiviso in sei parti. Qui Tesla è accompagnato, tra gli altri,
dall'ensemble denominato Mahagotra Ganesha,
un quintetto di percussionisti che fanno emergere forte i suoni del
gamelan e di altri strumenti tipici della tradizione orientale. Alla
leggerezza delle prime otto tracce si contrappone per l'occasione un
sound più fluido e ricco (per la presenza di un maggior numero di
strumenti), in cui gli elementi fusion assumono un elemento
predominante, pur senza mai perdere di vista la melodia. La
particolarità che rende abbastanza originale il tutto è data proprio
dall'ampia sezione ritmica, dove i timbri metallici delle percussioni
indonesiane spiccano in maniera evidente, donando colori caratteristici
alla proposta di Tesla.
Quasi un'ora e venti di musica in questo
lungo cd, che però non stanca mai per merito di uno spirito di ricerca a
tutto tondo, di sonorità calde, di talento sprigionato da ogni nota e
di suoni caratteristici di una terra lontana che negli ultimi anni
stiamo scoprendo sempre più vicina.
Peppe
maggio 2016
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